Saldare il Rame e l'Ottone
Da tempo mi chiedevo come poter fare saldature sul Rame e ho quindi fatto diverse ricerche. In questo post troverete riassunto tutto quello che ho imparato.
Per prima cosa occorre capire cos'è la saldatura.
Ci sono essenzialmente due tipologie di saldatura: autogena ed eterogena.
La saldatura autogena si realizza fondendo assieme i due lembi a contatto.
Nella saldatura eterogena, detta anche brasatura, invece si utilizza una lega di apporto, una "terza parte" che viene fusa facendo quindi da "collante" tra i due lembi. Tale lega di apporto deve avere un punto di fusione inferiore a quello del metallo che si vuole saldare: in questo modo i due lembi rimarranno intatti. La lega di apporto penetra capillarmente tra le due parti da saldare.
Questi tipo di saldatura è molto antico ed era già conosciuto dai Fenici e dagli Etruschi.
Da Wikipedia: "I fenomeni fisici attraverso i quali si realizza la brasatura sono la penetrazione capillare, la bagnatura e la diffusione atomica della lega brasante nel pezzo da brasare. La prima si realizza creando adeguati meati tra i componenti da unire; la seconda invece sfrutta la capacità che ha un metallo liquido di appoggiarsi su una superficie con piccoli angoli di contatto. La terza realizza, tramite scambio atomico fra la lega brasante ed il metallo base, l'unione metallurgica."
La bagnatura o bagnabilità, è la capacità di un liquido (nel nostro caso della lega fusa) di aderire ad una superficie solida (il nostro metallo da saldare).
Per saldare il Rame e le sue leghe si utilizza la Brasatura.
Se vi è capitato di provare a fondere del filo per provare a fare una saldatura tra due piastrine, vi sarete certo accorti che la parte fusa tende a fare una pallina e ad "arrampicarsi" man mano sul filo, senza aderire alle piastrine né penetrare tra esse. Come si risolve questo problema?
Attraverso l'utilizzo di in disossidante o flusso.
I disossidanti, noti anche come fondenti o flussi, sono miscele di Sali che, proteggendo dall’ossidazione ed eliminando gli ossidi superficiali, aumentano la fluidita' e la bagnabilita' delle leghe di brasatura, mediante la riduzione delle tensioni superficiali. Un disossidante valido deve fondere prima della lega saldante ed evaporare dopo di essa, deve spandersi uniformemente sulle superfici da saldare e non deve alterare la sua composizione chimica per l’evaporazione di qualche componente. Alcuni disossidanti lasciano residui inerti che devono essere eliminati con acqua calda, oppure asportarli con spazzole metalliche o con mole smeriglio. Non esistono disossidanti universali, anche se alcuni hanno una gamma abbastanza ampia di applicazioni.
Quindi ricapitolando, per saldare il Rame cosa serve?
Le leghe saldanti sono tutte uguali?
No, ne esistono molte tipologie diverse, con diversi campi d'applicazione e si possono dividere in due classi: saldanti duri o forti e saldanti dolci o teneri. I saldanti duri fondono al calore rosso o a temperature superiori, i saldanti dolci (es. stagno) fondono prima che i metalli da unire raggiungano il calore rosso.
Le saldature eseguite con il saldante duro sono più resistenti; con il saldante dolce si eseguono le saldature in elettronica.
Dovendo effettuare saldature su oggetti di bigiotteria è essenziale che la lega saldante non contenga Nichel, Cadmio e Piombo. Ci servirà quindi una lega saldante rame-fosforo (Cu P) dette auto-disossidanti che quindi non necessiterebbero di disossidante per saldature Rame-Rame, ma lo uso comunque perchè semplifica di molto la riuscita. Per saldature su leghe di Rame (Ottoni) il disossidante resta necessario. In commercio esistono anche leghe saldanti contenenti argento (Ag).
L'ottone può essere un valido saldante per il Rame, ma non l'ho ancora sperimentato.
Molti utilizzano anche saldante a base di Stagno, ma presenta notevoli problemi di tossicità.
Ora che so cosa mi serve, vediamo come fare:
Per questo tutorial ho utilizzato il saldante rame-fosforo (saldante duro).
Una volta che la lega saldante ha fuso e riempito la fessura si può togliere la fiamma e lasciar raffreddare. E' molto importante non muovere le parti fino al completo raffreddamento. L'ideale sarebbe tenerle premute tra loro, ma non è essenziale.
Dovessero esserci degli eccessi di saldante, sarà possibile rimuoverli con una fresa o a mano con le lime.
Non avete già voglia di provare? :-D
Fatemi sapere se riuscite e buon lavoro!
Lastre di Rame saldate |
Ci sono essenzialmente due tipologie di saldatura: autogena ed eterogena.
La saldatura autogena si realizza fondendo assieme i due lembi a contatto.
Nella saldatura eterogena, detta anche brasatura, invece si utilizza una lega di apporto, una "terza parte" che viene fusa facendo quindi da "collante" tra i due lembi. Tale lega di apporto deve avere un punto di fusione inferiore a quello del metallo che si vuole saldare: in questo modo i due lembi rimarranno intatti. La lega di apporto penetra capillarmente tra le due parti da saldare.
Questi tipo di saldatura è molto antico ed era già conosciuto dai Fenici e dagli Etruschi.
Da Wikipedia: "I fenomeni fisici attraverso i quali si realizza la brasatura sono la penetrazione capillare, la bagnatura e la diffusione atomica della lega brasante nel pezzo da brasare. La prima si realizza creando adeguati meati tra i componenti da unire; la seconda invece sfrutta la capacità che ha un metallo liquido di appoggiarsi su una superficie con piccoli angoli di contatto. La terza realizza, tramite scambio atomico fra la lega brasante ed il metallo base, l'unione metallurgica."
La bagnatura o bagnabilità, è la capacità di un liquido (nel nostro caso della lega fusa) di aderire ad una superficie solida (il nostro metallo da saldare).
Per saldare il Rame e le sue leghe si utilizza la Brasatura.
Se vi è capitato di provare a fondere del filo per provare a fare una saldatura tra due piastrine, vi sarete certo accorti che la parte fusa tende a fare una pallina e ad "arrampicarsi" man mano sul filo, senza aderire alle piastrine né penetrare tra esse. Come si risolve questo problema?
Attraverso l'utilizzo di in disossidante o flusso.
I disossidanti, noti anche come fondenti o flussi, sono miscele di Sali che, proteggendo dall’ossidazione ed eliminando gli ossidi superficiali, aumentano la fluidita' e la bagnabilita' delle leghe di brasatura, mediante la riduzione delle tensioni superficiali. Un disossidante valido deve fondere prima della lega saldante ed evaporare dopo di essa, deve spandersi uniformemente sulle superfici da saldare e non deve alterare la sua composizione chimica per l’evaporazione di qualche componente. Alcuni disossidanti lasciano residui inerti che devono essere eliminati con acqua calda, oppure asportarli con spazzole metalliche o con mole smeriglio. Non esistono disossidanti universali, anche se alcuni hanno una gamma abbastanza ampia di applicazioni.
Quindi ricapitolando, per saldare il Rame cosa serve?
- un disossidante specifico per rame e sue leghe
- lega saldante
- torcia a butano
- un mattone refrattario
Le leghe saldanti sono tutte uguali?
No, ne esistono molte tipologie diverse, con diversi campi d'applicazione e si possono dividere in due classi: saldanti duri o forti e saldanti dolci o teneri. I saldanti duri fondono al calore rosso o a temperature superiori, i saldanti dolci (es. stagno) fondono prima che i metalli da unire raggiungano il calore rosso.
Le saldature eseguite con il saldante duro sono più resistenti; con il saldante dolce si eseguono le saldature in elettronica.
Dovendo effettuare saldature su oggetti di bigiotteria è essenziale che la lega saldante non contenga Nichel, Cadmio e Piombo. Ci servirà quindi una lega saldante rame-fosforo (Cu P) dette auto-disossidanti che quindi non necessiterebbero di disossidante per saldature Rame-Rame, ma lo uso comunque perchè semplifica di molto la riuscita. Per saldature su leghe di Rame (Ottoni) il disossidante resta necessario. In commercio esistono anche leghe saldanti contenenti argento (Ag).
L'ottone può essere un valido saldante per il Rame, ma non l'ho ancora sperimentato.
Molti utilizzano anche saldante a base di Stagno, ma presenta notevoli problemi di tossicità.
Ora che so cosa mi serve, vediamo come fare:
Per questo tutorial ho utilizzato il saldante rame-fosforo (saldante duro).
Prendiamo le due parti da saldare e puliamo bene con carta vetrata fine i due lembi, per rimuovere ogni traccia di ossido e appoggiamole sul mattone refrattario. Bagniamo la zona da saldare con il disossidante (se in polvere, fare una cremina densa aggiungendo poca acqua distillata), facendo attenzione che penetri anche tra i due lembi a contatto, e appoggiamoci sopra qualche pezzetto di lega saldante, in modo che sciogliendosi penetri tra i lembi per tutta la lunghezza della saldatura.
Ora cominciamo a scaldare le due parti, facendo attenzione a non passare la fiamma direttamente sulla lega saldante.
Scaldare prima lentamente poi con più decisione, fino ad arroventare entrambe le parti.
A questo punto la lega saldante comincia a fondere ed è possibile passarci sopra la fiamma per farla fondere del tutto e scorrere tra i lembi, sostituendo il disossidante. Se in alcuni punti mancasse il disossidante, lì la lega saldante con scorrerebbe.
E' bene ricordare che la lega saldante tende a scorrere verso il punto più caldo, conviene quindi scaldare molto bene la parte dove vogliamo che scorra il saldante.
E' bene ricordare che la lega saldante tende a scorrere verso il punto più caldo, conviene quindi scaldare molto bene la parte dove vogliamo che scorra il saldante.
Le prime volte sarà normale sbagliare la quantità di saldante, usandone troppo o troppo poco, ma con l'esperienza si imparerà a dosarlo ad occhio in modo che sia sufficiente a riempire la fessura, senza eccedere.
Una volta che il tutto si è raffreddato, possiamo testare la saldatura per verificare che sia solida. Se è tutto ok, possiamo pulire il pezzo, prima con la lana d'acciaio, poi con il Dremel usando la spazzolina in acciaio (cod.531), oppure mediante decapaggio acido in aceto o acido muriatico.
Dovessero esserci degli eccessi di saldante, sarà possibile rimuoverli con una fresa o a mano con le lime.
Non avete già voglia di provare? :-D
Fatemi sapere se riuscite e buon lavoro!
IMPORTANTE: dal 2014 ho dovuto abbandonare completamente questo hobby per problemi di salute.
Luca
Commenti
Ciao Cristina
P.S. se ti va fai un giro a vedere i miei lavoretti da principiante
http://elementomare.blogspot.it/
grazie a te per essere passata sul mio blog! Mi fa molto piacere che tu abbia trovato utile il post ^_^
Farò sicuramente un giretto sul tuo blog ;-)
Luca
Helena
Grazie a te Helena!
Io fatto un bel po' di prove prima di riuscire bene, ma ora salderei anche a caso pur di farlo XD
Il saldante in negozio c'è e ci stiamo organizzando anche per il disossidante :-)
Ciao e buona giornata!
Luca
Mira
Non ho idea di come sia capitata da queste parti, zompetto a destra e a manca e sono caduta qua.
Complimenti per tutto, sei stato una bella scoperta in tutti i sensi.
Adoro saldare e mi piace miscelare....c'è giusto il problema di non avere un luogo apposito......un giorno di questi mi cacciano da casa.....se non è andata prima a fuoco.
Scusa il papiro e complimenti ancora.
Ciao,
Cinzia
Grazia! Che piacere! :-D
Sìsì, provare riprovare, senza scoraggiarsi ;-)
Con la pasta d'argento non ho mai saldato, ma prima o poi la proverò.. hihihi
Ciao Cinzia :-) Sì sono io ^_^
Eh, avere uno spazio dedicato è davvero comodo :-P
Grazie mille per i complimenti!
Grazie a tutte!
Luca
Penso che lo pinnerò :)
Continua a sperimentare che migliorerai sempre di più :)
Sperimentare sempre ;-)
Grazie fin da ora per la risposta!
Monica
Il saldante che uso e vendo è specifico per saldare il Rame e le sue leghe e il disossidante è quello specifico per questo saldante. Il flusso che hai tu non saprei dirti se va bene o no; l'unica sarebbe provare :-)
Il Silver Solder non l'ho mai usato e dovrei informarmi meglio :-)
Grazie a te! ^_^
Con quale diametro di filo hai provato a fare le pallina?
Con la torcia della Dremel riesci a far la pallina con massimo lo 0,8mm (di solito), tenendo la punta del filo sulla punta della fiamma interna :-)
Fammi sapere se riesci!
Luca
come scritto nel mio post, io non uso lo stagno per saldare sul Rame (anche se c'è chi lo utilizza). Io uso un saldante specifico per Rame e Ottone, che mi permette di avere saldature molto resistenti e quasi invisibili :-)
Dunque caro Luca io ancora non sono arrivata a saldare, ma negli ultimi mesi sto pensando di creare da me delle scatolette ò cabachon in rame per creare le mie basi contenitori per gioielli da trasformare in art alteration, ma visto che come sempre da noi tutto è difficile trovare devi uscire fuori a comprare ogni cosa, tra dogane e tax avvolte non conviene proprio, ed ecco che pensavo di imparare la saldatura! Mi fa un pò paura ma credo sia normale la prima volta..ma una domandina ce lho! Una volta che ho saldato, come faccio a togliere la traccia del saldante? mi spiego..volessi fare un cuore è su quel cuore saldare un altro cuoricino piu piccolo, da sotto si vedrebbe la saldatura e la pallina in argento, come fò a pulire ò mascherare per non vedersi? se passassi la patina rame che succederebbe? E una patina per colorazione di tracce saldate a stagno. che ne pensi?
un abbraccione!
Il saldante per argento io non l'ho mai usato, quindi posso parlarti sono di quello specifico per rame che ho utilizzato anche per scrivere il post e fare il video :-)
E' un saldante color rame e la saldatura è quasi invisibile una volta rifinita bene; cmq se vuoi saldare una forma su un'altra, in teoria il saldante non dovrebbe uscire da sotto la forma più piccola, quindi anche se argentato non si vedrebbe, se le due forme sono piene.
Non conosco la patina che hai citato, quindi non so dirti se potrebbe andar bene o no; al limite fai una prova ;-)
Un abbraccio!
Luca
A presto!
Sara
A presto!
io ho sempre fatto le saldature con saldatore elettrico e barrette di stagno piu' flux. Vorrei procedere con la torcia ma non ho trovato le indicazioni circa il materiale che usi , mi puoi specificare cosa serve ? Ho anche cercato su artigianando ma non ho trovato le barrette di cui parli.
Ciao e grazie
Grazie :-)
Nel post ci sono i link diretti ai prodotti, che trovi in questa categoria:
http://www.artigianando.net/categorie-1544/Strumenti.aspx
Io utilizzo un saldante rame-fosforo e il suo disossidante specifico :-)
Ma il procedimento per saldare tra loro il filo di ottone (o rame) ad una lastra dello stesso materiale, è lo stesso? Per intenderci, volendo evitare l'uso di una monachella all'orecchino, saldando direttamente il filo ad esso, si procede nello stesso modo? Ciò che mi preoccupa è la differenza nelle superfici :(
Grazie per complimenti! Mi fa piacere esserti stato di aiuto ^_^
Il procedimento per saldare è sempre lo stesso, l'importate è fare un modo che entrambe le parti siano circa alla stessa temperatura.
Per quanto riguarda le monachelle ed i perni però, ti sconsiglio di realizzarli in rame o ottone, perchè i composti del rame sono tossici e non devono venire in contatto con la pelle :-)
Su parti così piccole il plastificante non regge a lungo purtroppo.
visto che hai preso l'argomento plastificante: secondo la tua esperienza previene anche l'ossidazione del rame?
grazie ancora
Sì, il plastificante isola il metallo e quindi ferma anche i processi di ossidazione.
Di nulla! ^_^
mi occupo di creazioni gioielli in vetro ed ora vorrei incominciare a cimentarmi nella creazione di catene in rame che dovrei utilizzare proprio per i miei oggetti.
Perciò anelli in rame che poi dovrò saldare uno a uno...
Mi potresti dire esattamente dove acquistare il materiale di cui parli in quanto nel tuo negozio online vedo non essere più disponibili.
Fammi sapere.
Grazie!
Antonella
puoi utilizzare il saldante Castolin RB5281, abbinato al disossidante Castolin 800.
Ciao Mary,
se riesci a mandarmi una foto di queste basi, poteri riuscire a consigliarti meglio :-)
La mia mail è tre8bre@gmail.com
Grazie :-)
Luca
Ho difficoltà a reperire il mattone refrattario, ne ho uno che mi permette solo in parte di saldare, non è come quello in foto, è sul rosa preso da Le Roy Merlin...mi sapresti indicare le caratteristiche o meglio che tipo di mattone devo cercare?
Grazie mille
Francesco
Grazie!!
Purtroppo da qualche anno ho smesso del tutto di lavorare i metalli, a causa di problemi alle mani.
Per quanto mi ricordo, la torcia è sufficiente che produca una fiamma di 1300°C.
Ho avuto una torcia della Kemper, ma dopo un mesetto ha cominciato a funzionare male. Molti so che si trovano bene con la torcia della Dremel. Io ne usavo una di importazione americana :-)
Posso cortesemente chiederti il link al tuo negozio (se è online)? Mi servirebbe il saldante per il rame (duro) e il disossidante... saldo già l’argento e volevo provare a creare qualche gioiellò anche col rame che è un metallo che amo molto. Solo che odio gli anellini aperti, li voglio assolutamente saldare. Grazie, buona serata
Lorena