Il mio primo tatuaggio, in memoria di Buffy
Il 29 luglio 2018 la piccola Buffy è entrata a far parte della nostra famiglia. Era proprio uno scricciolo con un gran testone. Era nata con un idrocefalo ed era molto sottopeso.
La prima costa chiesta alla nostra veterinaria e alla neurologa è stato: sta soffrendo? Ha senso lottare?
La risposta è stata chiara: non mostra nessuna sofferenza e c'è la possibilità di valutare un intervento chirurgico per ridurre l'idrocefalo, ma occorre farle prendere peso e attendere che compia 6 mesi.
Apriamo una raccolta fondi per le spese mediche e in molti generosamente fanno una donazione.
Chiara ed io rimbocchiamo quindi le maniche per nutrirla, pulirla, farle fare ginnastica e pian piano comincia a prendere peso e mangiare voracemente. Impara a camminare, ad usare la lettiera da sola e gioca volentieri. Le piace tanto anche stare in braccio e ce lo fa capire con molta chiarezza ogni volta.
Scopre anche quanto è bello stare a sonnecchiare al sole.
Arrivati finalmente al peso di 400 grammi può fare il trattamento per i coccidi, da cui si libera subito. Tutto procede bene finché purtroppo un improvviso problema respiratorio ce la porta via.
E' il 12 settembre 2018 e siamo distrutti.
Doniamo le sue cose al gattile di Ferrara e, chiusa la raccolta fondi, doniamo tutto il ricavato all'associazione A Coda Alta che gestisce il gattile di Ferrara.
Da tempo volevo fare un tatuaggio e ho deciso di dedicare il mio primo tatuaggio e lei.
Chiara ed io siamo quindi andati al Jam Ink Tattoo Family a Ferrara. E' il bravissimo Don Bro a tatuarmi.
Tatuare una persona con la mia sindrome richiede qualche accortezza, ma Alessandro è bravissimo e non abbiamo nessun problema. Sento anche pochissimo dolore ad al momento delle sfumature, operazione che di solito è più dolorosa, sento solo la vibrazione della macchinetta...
Questo è il tatuaggio appena fatto. Sono davvero contento.
Ora oltre ad averti per sempre nel cuore, piccola Buffy, sarai per sempre anche sulla mia pelle.
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